Friday, 19 April, 2024

ASCOLTA-RNN

Epifania. Papa: “Seguite la stella di Gesù, non le meteore dei piaceri”


Papa 3


Epifania. Papa: “Seguite la stella di Gesù, non le meteore dei piaceri”

Epifania. Papa: “Seguite la stella di Gesù, non le meteore dei piaceri”

Nella Solennità dell’Epifania del Signore, Papa Francesco mette a fuoco i gesti dei Magi, che videro la stella, camminarono e offrirono doni.
Nella vita odierna si cede più facilmente al bagliore delle cose futili: si insegue “il successo, il denaro, la carriera, gli onori, i piaceri”, “meteore” che “brillano per un po’, ma si schiantano presto”, “stelle cadenti, che depistano anziché orientare”. “La stella del Signore, invece, non è sempre folgorante, ma sempre presente: ti prende per mano nella vita, ti accompagna”.
Il Pontefice ricorda che “seguire Gesù non è un educato protocollo da rispettare, ma un esodo da vivere”. Si tratta insomma di mettersi in marcia, di rischiare, abbandonando “pesi inutili” e “fastosità ingombranti”, accettando “gli imprevisti che non compaiono sulla mappa del quieto vivere”. “È esigente Gesù – precisa Papa Francesco – a chi lo cerca propone di lasciare le poltrone delle comodità mondane e i tepori rassicuranti dei propri caminetti”.
Nel corso della Messa, durante la quale si è pregato, tra l’altro per gli anziani e le persone sole, oltre che per i cristiani perseguitati, il Papa richiama, infine, l’aspetto della gratuità nella vita del cristiano. I Magi, infatti, dopo il lungo viaggio, “offrono i loro beni preziosi: oro, incenso e mirra”, ricambiando in qualche modo Gesù, che offre la propria vita per la salvezza del mondo.
Proprio in questo orizzonte di gratuità dovrebbero vivere i discepoli del Figlio di Dio, “fare il bene senza calcoli, anche se nessuno ce lo chiede, anche se non ci fa guadagnare nulla, anche se non ci fa piacere”. “Offrire un dono gradito a Gesù – conclude il Pontefice – è accudire un malato, dedicare tempo a una persona difficile, aiutare qualcuno che non ci suscita interesse, offrire il perdono a chi ci ha offeso. Sono doni gratuiti, non possono mancare nella vita cristiana”.

Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore.





ads1

ASCOLTA RADIO NUOVA NETWORK LA WEB RADIO LIVORNESE

PLAYER RNN

tututu