
Maxi multa a due pescatori subacquei, sorpresi con 200 ricci. Per la pesca sportiva il quantitativo massimo ammesso è pari a 50 esemplari. 5.000 euro l’importo della multa e sequestrate le attrezzature adoperate.
La Direzione Marittima di Livorno, attraverso il 2° Centro di Controllo Area Pesca, ha coordinato l’operazione complessa Blue Shark. In tale ambito, gli ispettori delle Capitanerie di porto della Toscana hanno condotto oltre 400 controlli lungo l’intera filiera ittica, via mare e via terra, in tutta la Regione. Significativi i risultati: 1.700 chilogrammi di prodotti ittici e 50 attrezzi da pesca sequestrati, oltre 76.000 euro di sanzioni per 57 illeciti riscontrati, comprese 3 violazioni di rilievo penale. A Livorno, le unità navali della Capitaneria di porto labronica hanno irrogato sanzioni per complessivi 26.000 euro. In particolare, due pescatori subacquei non professionali, entrambi livornesi, di circa cinquant’anni, sono stati sorpresi a prelevare 200 ricci di mare dai fondali dello specchio acqueo antistante i Bagni Nettuno. Per la pesca sportiva, il quantitativo massimo ammesso è pari a 50 esemplari. 5.000 euro l’importo della multa comminata, cui è seguito il sequestro delle attrezzature adoperate. L’intervento, scaturito dalla segnalazione telefonica di un bagnante alla Sala Operativa tramite il numero blu 1530, è stato effettuato impiegando personale via mare e via terra e si è concluso allo Scoglio della Regina, dove i trasgressori sono stati raggiunti e sottoposti a controllo. Il pescato, in parte sottomisura, è stato rigettato in mare. Inoltre, davanti a Livorno, è stato intercettato un natante, occupato da due pescatori subacquei provenienti da Vecchiano, sul quale sono stati rinvenuti tre esemplari di cernia appena catturati, di grosse dimensioni. La normativa in vigore prevede che, nell’ambito della stessa battuta di pesca giornaliera, possa essere catturato massimo un esemplare a persona. 4.000 euro la sanzione inflitta in questo caso. Il pescato è andato in beneficenza a un Centro di accoglienza di Montenero. Ancora, lungo il litorale livornese, sono stati contestati tre illeciti amministrativi, per complessivi 3.000 euro, nei confronti di altrettanti pescatori subacquei ricreativi rei di aver infranto le regole che disciplinano la pesca subacquea in presenza di bagnanti. In tutti i casi, alle sanzioni amministrative si è aggiunto il sequestro dei fucili, impiegati sconsideratamente in zone interessate dalla presenza di numerosi bagnanti. Al riguardo, si evidenzia che è severamente vietato l’uso del fucile subacqueo a meno di 500 metri dalle spiagge. Nello specchio acqueo antistante il porto, invece, è stato rinvenuto un ‘palangaro’ armato con 200 ami, sprovvisto di ogni segnalazione. L’attrezzo è stato salpato a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera e quindi sequestrato. Due sanzioni amministrative da 2.000 euro l’una sono state elevate nei confronti di due persone imbarcate su un’unità da pesca professionale, senza essere in possesso dell’abilitazione all’esercizio della pesca professionale marittima. Inoltre, i comandanti di quattro pescherecci sono stati sanzionati per complessivi 1.200 euro, colpevoli di aver imbarcato marittimi non facenti parte dell’equipaggio. Nell’ambito delle attività condotte a terra, nei magazzini e nei frigoriferi di un grossista livornese sono stati rinvenuti e sequestrati 50 chilogrammi di razze congelate scadute. 2.000 euro la sanzione inflitta. Infine, due gestori di esercizi di ristorazione, operanti all’interno di stabilimenti balneari, sono stati multati per 3.000 euro complessivi, con sequestro del prodotto ittico non tracciabile e quindi di provenienza dubbia. FABIO GIORGI