Thursday, 18 April, 2024

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Presentato in Fortezza Vecchia Effetto Venezia 2022


Effetto Venezia 2022 Presentazione (1)

Presentato in Fortezza Vecchia Effetto Venezia 2022 con lo slogan “Gli occhi sulle nostre bellezze”
Un’edizione di svolta tra installazioni artistiche, teatro di strada e palchi all’aperto
nella foto, la conferenza stampa di presentazione della kermesse
Presentata questa mattina nella sala della Canaviglia in Fortezza Vecchia l’edizione 2022 di Effetto Venezia, la kermesse più longeva dell’estate livornese che torna da mercoledì 3 a domenica 7 agosto all’interno del perimetro naturale di quel quartiere a cui deve il proprio nome e dove vide la luce 37 anni fa. A presentare la nuova edizione il sindaco Luca Salvetti, gli assessori al commercio e alla cultura Rocco Garufo e Simone Lenzi, il responsabile eventi e promozione della Fondazione Lem – Livorno Euro Mediterranea Adriano Tramonti e i direttori artistici delle tre sezioni di Effetto Venezia 2022: Gaia Bindi, Francesca Ricci e Marco Buldrassi. Tre i nuclei di proposta culturale e di spettacolo che caratterizzeranno la manifestazione: una programmazione di proposte teatrali e musicali che troveranno collocazione sui palchi di Piazza del Luogo Pio – al centro della Venezia – piazza dei Domenicani e Fortezza Nuova (direttrice artistica Francesca Ricci); la dislocazione per le vie, nelle piazze e sui ponti del quartiere di spettacoli di arte di strada che animeranno gli angoli di maggior fascino per i visitatori (direttore Marco Buldrassi); la presentazione di una mostra d’arte, dislocata anch’essa in punti di particolare rilievo storico, architettonico e culturale, con l’installazione di opere in partnership con l’Accademia di Belle Arti di Firenze (direzione artistica Gaia Bindi).
“L’idea di questo Effetto Venezia – ha affermato il sindaco Luca Salvetti – è di mettere gli occhi sulle nostre bellezze, come si legge nel manifesto di quest’anno a firma dell’artista Tommaso Eppesteingher: un concentrato di luci, colori e tanta gente che sorride. La scelta è stata quella di utilizzare tre filoni distinti: le installazioni artistiche, gli spettacoli e gli artisti di strada, coinvolgendo anche le aree delle Fortezza Nuova per alcuni eventi e concentrando così di nuovo la tradizionale kermesse estiva nell’antico quartiere della Venezia”.
“L’edizione di quest’anno è espressamente pensata per valorizzare il quartiere Venezia – ha voluto aggiungere l’assessore alla cultura Simone Lenzi – Per quanto riguarda il Museo di Città inaugureremo una mostra sulla nave scuola Amerigo Vespucci con foto di grandissimo impatto e continuando quel lavoro di valorizzazione degli asset dell’identità livornese come già avvenuto per Modigliani e Mascagni”.
L’assessore al Turismo e Commercio Rocco Garufo ha sottolineato la collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, “partner prestigioso con cui siamo entrati in rapporto a sostegno della promozione turistica della nostra città. Per questo penso di poter dire che siamo ormai vivendo una dimensione di Livorno che non è più quella del “si potrebbe fare…”, ma del “si fa”.
Adriano Tramonti ha sottolineato la svolta che la Fondazione LEM, organizzatrice dell’evento, ha voluto imprimere a Effetto Venezia su input dell’amministrazione. “Che si tratti delle installazioni d’arte, degli artisti di strada o degli spettacoli sui palchi, ciascun nucleo di proposta è indirizzato a rendere Effetto Venezia di quest’anno un’esperienza nuova e indimenticabile per il visitatore”.
“La proposta artistica che portiamo a Livorno con le nostre installazioni – ha evidenziato Gaia Bindi, curatrice della mostra Il gioco della Natura – si basa su elaborati realizzati da artisti di ogni età, che siano essi studenti o docenti dell’Accademia di Belle arti di Firenze, dove anche io insegno. L’interesse per me risiede anche nell’interazione sinergica tra le stesse installazioni e gli spettacoli di strada e su palco, in un flusso che porta il visitatore da una sollecitazione artistica ad un’altra restando immerso nelle suggestioni visive del quartiere”.
Francesca Ricci si è soffermata sulle proposte elaborate per i palchi di Piazza del Luogo Pio, Piazza dei Domenicani e Fortezza Nuova. “Se il primo palco è destinato a spettacoli teatrali come quello di Serra, dei Mayor Von Frinzius, del Nido del Cuculo e di Rezza e alla scommessa musicale di Yana C., il secondo è consacrato per il terzo anno consecutivo, alle proposte del Collettivo TEMPO che raccoglie le varie scuole di musica della città. In Fortezza Nuova, invece, Mara Sattei e il concerto del giovane Gianmaria, uscito dalla fabbrica di artisti di X Factor”.
“Quello degli artisti di strada – ha concluso Marco Buldrassi – è un programma che copre mote discipline, dalla giocoleria, agli spettacoli di fuoco, dalla clownerie al circo e che non ha niente da invidiare ad altre manifestazioni più consolidate e conosciute. La forza del teatro di strada risiede nella sua capacità di mostrare gli spazi della quotidianità sotto una nuova luce, trasformandoli in luoghi altri. Così, il grande evento culturale in generale, e l’arte di strada in particolare, procurano esperienze uniche ma condivise, creano un vissuto comune che entra a far parte dell’immaginario collettivo di una comunità”.

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