Calcio: il Livorno è attualmente senza direttore sportivo, senza direttore generale, senza allenatore e con il punto interrogativo sul ruolo di club manager. Incerto il futuro di una società: Spinelli vuole davvero vendere?
Dopo l’eliminazione dalla corsa per la serie B, il Livorno si ritrova senza direttore sportivo, senza direttore generale e senza allenatore. Non si capisce se il patron Spinelli abbia o meno intenzione di vendere. Il futuro è ben poco roseo. Dire che c’è preoccupazione probabilmente non rende merito a quella che è la reale situazione in casa amaranto dove, al momento, la confusione regna sovrana. L’incognita sul domani è grande e sta portando piano piano ad una completa rivoluzione. Il direttore sportivo Ceravolo, in questo anno e mezzo, ha provato a fare i miracoli con un budget pari a zero e non ha più voglia di andare a chiedere prestiti e favori a destra e manca. La sua avventura a Livorno può ritenersi conclusa e qui arriva la prima grana: chi accetterebbe di fare il direttore sportivo di una società che non ti dà un euro per comprare giocatori? Galante si è più volte proposto ma il suo ingaggio avverrà soltanto con l’ingresso in società della cordata che rappresenta. Il direttore generale Armenia è corteggiato insistentemente dalla Pro Piacenza e a breve potrebbe rescindere il suo contratto per tornare in Emilia. L’allenatore Foscarini aveva un contratto annuale con opzione in caso di promozione in B. Questa non è avvenuta e quindi il tecnico è svincolato. Con un progetto serio, continuerebbe volentieri quanto cominciato ma qui torniamo al punto di partenza. Quale progetto? Puntare sui giovani della Berretti e prendere qualche svincolato in qua e là? Infine Igor Protti, che ha un contratto anche per la prossima stagione e, come lui stesso ha ammesso, vuole un ruolo diverso da quello di club manager. Già ma a che condizioni? Sarebbe disposto a fare un direttore generale sapendo che comunque tutte le decisioni saranno prese comunque da Spinelli (ammesso che rimanga)? FABIO GIORGI