Saturday, 18 May, 2024

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Enzo Magnozzi, il figlio ritrovato di Livorno


Targa Mark Magnozzi1

Enzo Magnozzi, il figlio ritrovato di Livorno

Mark Magnozzi è un avvocato americano di New York, ma come fa capire il cognome la sua origine è italiana, per l’esattezza livornese, essendo nipote di Enzo Magnozzi, il figlio illustre di Livorno che Marco Ceccarini, giornalista di Toscana Notizie, ha fatto riscoprire alla città dei Quattro mori.
Giovedì 13 aprile, accompagnato proprio da Ceccarini, Magnozzi junior ha vissuto una giornata particolare in riva al Tirreno. Prima è stato ricevuto dall’assessore comunale allo Sport, Andrea Morini, che gli ha regalato un gagliardetto con lo stemma della città, dopodiché, sempre in Comune, il portale Amaranta.it, animato dallo stesso Ceccarini, gli ha consegnato una targa, infine allo stadio d’Ardenza è stato ospite del Livorno, che gli ha regalato la maglia della squadra.
Enzo Magnozzi era apparentato con Mario Magnozzi, campione del calcio livornese ed italiano degli anni Venti e Trenta, azzurro d’Italia e goleador del Livorno e del Milan. Per l’esattezza, il padre di Enzo Magnozzi, Spartaco, era cugino di primo grado di Mario. Spartaco partì per gli Stati Uniti quando Enzo era ancora un bambino. A New York aprì un ristorante italiano, ma il figlio scelse di cimentarsi con il gioco del calcio e in quello è diventato un personaggio di spicco, tanto che il suo nome è stato inserito nella Hall of fame del calcio degli Stati Uniti.
Enzo Magnozzi, nato a Livorno nel giugno 1920, scomparso a New York nel dicembre 1987, è stato giocatore, allenatore e dirigente sportivo, vincendo titoli di lega da calciatore con i Flatbush Wanderers, il titolo di miglior allenatore della North american league con l’Inter Giuliana ed affermandosi come dirigente tanto da divenire, nei primi anni Ottanta, presidente della potente German-american League soccer, progenitrice della Major league. Organizzatore di tornei, ha portato in Canada e negli Stati Uniti squadre come l’Inter, il Real Madrid, il Santos, il Benfica e tutti i più importanti campioni degli anni Sessanta e Settanta.
Per tutti questi motivi, ma soprattutto per il fatto che grazie alla sua iniziativa il calcio nordamericano non è scomparso ma anzi ha superato anche il periodo della peggior crisi tra la fine degli anni Sessanta ed i primi anni Settanta, il nome di Enzo Magnozzi, nel 1977, è stato inserito nella Hall of fame del soccer a stelle e strisce.
La giornata livornese di Mark Magnozzi, dopo aver ricevuto la targa da Amaranta.it in ricordo di Enzo e Mario Magnozzi, è proseguita con una visita al Club amaranto Mario Magnozzi, dove il presidente Enrico Fernandez Affricano gli ha fatto omaggio di una medaglia e di un gagliardetto, e si è conclusa allo stadio d’Ardenza, in occasione della partita, poi pareggiata, contro il Tuttocuoio, dove il Livorno, tramite il club manager Igor Protti, gli ha regalato una maglia con il numero 9 ed impresso il nome “Magnozzi” in quanto nipote di Enzo Magnozzi ed appartenente alla più ampia famiglia Magnozzi. (Anna Viola) Scritto da Anna Viola

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