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Livorno Calcio: si allontana in modo definitivo l’ipotesi di un ritorno di Alessandro Diamanti. Il suo (ventilato) ingaggio avrebbe prodotto un sacrificio economico non indifferente e 
poteva nuocere agli equilibri della squadra.
Capitolo chiuso. Alessandro Diamanti non verrà a giocare nel Livorno. Non avrebbe una logica ingaggiarlo per quattro mesi e rompere un determinato equilibrio interno. Il gruppo amaranto sta disputando un campionato eccellente, sembra lanciata verso la promozione e nessuno, tra i dirigenti, ha intenzione di correre alcun rischio. Diamanti aveva chiesto un contratto di un anno e mezzo fino al 2019, con uno stipendio di circa 400mila euro e la volontà, una volta chiuso con il calcio giocato, di restare nell’organigramma come dirigente. La proposta era già giunta nel corso della scorsa estate, quando poi la trattativa saltò. Il vero mercato, per il Livorno, inizierà a metà di questa settimana: previsto un incontro tra il presidente Aldo Spinelli e i suoi più stretti collaboratori. La sensazione è che saranno inseriti soltanto due giovani in determinati ruoli. Calano le probabilità di un ritorno di un veterano quale Alessandro Lambrughi. Il Livorno, sabato, giocherà un’amichevole sul campo del Parma, brillante protagonista in serie B. Potrebbe essere l’occasione per trattare, con i dirigenti della società ducale, l’argomento Murilo. Il Livorno, dopo alcuni giorni di riposo, ha ripreso intanto questo lunedì, a Tirrenia, le proprie sedute quotidiane. Vuota l’infermeria. FABIO GIORGI