Thursday, 02 May, 2024

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MANOVRA, Stop bollette 28 giorni per tutti,arriva emendamento PdCalenda pratica scorretta, norma pro-futuro non su pregresso


Bollette


MANOVRA Stop bollette 28 giorni per tutti,arriva emendamento PdCalenda pratica scorretta, norma pro-futuro non su pregresso
Roma, 24 ottobre Potrebbe risolversi in Senato il nodo sulle bollette a 28 giorni da parte di gestori di telefonia o pay tv, questione su cui le polemiche incalzano da mesi. Il Partito democratico, primo firmatario Stefano Esposito, ha depositato un emendamento al dl fiscale collegato alla manovra che introduce il divieto, in tutti i settori soggetti ad authority indipendente, di emettere fatture a 28 giorni, riportando a un mese (o multipli di un mese) l’intervallo di fatturazione delle compagnie che, ormai da tempo, avevano fatto scattare il meccanismo ogni 4 settimane. Il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, che aveva già dichiarato “inaccettabile” la fatturazione ‘corta’, ha ribatito che si tratta di una “pratica scorretta” e ha annunciato che la norma sarà “pro-futuro” e non sul pregresso. Il testo del Pd replica il progetto di legge presentato alla Camera pochi giorni fa dalla deputata democratica Alessia Morani. La proposta di modifica fa riferimento ai servizi previsti dalla legge istitutiva delle autorità di regolazione e inasprisce le sanzioni che, in caso di inosservanza o mancata ottemperanza delle disposizioni delle autorità, possono arrivare fino a 300 milioni, insieme a un indennizzo forfetario non inferiore a 50 euro per ciascun utente interessato dalla illegittima fatturazione. L’emendamento punta, inoltre, a raddoppiare, fino a 5 milioni di euro, l’apparato sanzionatorio previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche. Quanto al pregresso la Morani, promotrice del primo progetto di legge, ha auspicato un intervento dell’Agcom attraverso “sanzioni e rimborsi per i consumatori che hanno ingiustamente pagato l’aumento della tariffazione annuale dell’8,6% mascherato sotto la forma di una tredicesima mensilità”. Occhi puntati adesso sull’iter del decreto fiscale che ha preso il via oggi a palazzo Madama ed entrerà nel vivo soltanto dalla seconda settimana di novembre dopo la pausa per il voto in Sicilia. Lo stesso relatore al provvedimento, Silvio Lai (Pd), ha espresso la disponibilità a intervenire sul tema. Un apertura al dialogo è arrivata dall’Asstel, l’associazione di categoria che nel sistema di Confindustria rappresenta le imprese di telecomunicazione fissa e mobile, che ha riferito che gli operatori delle tlc sono pronti a confrontarsi con governo e Parlamento, ma la risposta di Calenda è stata netta: “Possiamo incontrarli o meno ma il tema per noi è già definito”. Sulla questione, lo scorso marzo era scesa in campo l’Agcom indicando agli operatori di telefonia fissa come scadenza per la fatturazione 30 giorni e non 28. La cosa non era piaciuta alle varie compagnie che avevano risposto facendo ricorso al Tar. Il Tribunale amministrativo ha accolto la sospensiva rinviando per il giudizio di merito al 7 febbraio. Intanto, però, i vari operatori anziché adeguarsi hanno optato tutti per la bolletta ‘corta’ costringendo Autorità ad avviare i procedimenti sanzionatori. A tutto questo ha fatto seguito l’intervento delle associazioni dei consumatori che hanno lanciato petizioni, organizzato azioni collettive e sollecitato l’intervento del governo.




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