Donna etiope violentata in ripostiglio da un giovane ivoriano
Donna etiope violentata in ripostiglio da un giovane ivoriano, che è stato arrestato. La donna, dopo lo stupro, consumato nelle prime ore del mattino, è scappata in strada, dove è stata aiutata da una guardia giurata, che ha chiamato i soccorsi. Il caso è stato risolto velocamente dalla polizia.
Un 30enne ivoriano, incensurato e titolare di un permesso di soggiorno per asilo politico, è stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di una cittadina etiope di 49 anni, residente a Civitavecchia ma che si trovava a Livorno per motivi personali. A darne notizia, in conferenza stamoa, è stata la stessa polizia. Stando a quanto spiegato dagli investigatori, l’uomo ha incontrato la donna, nella serata di venerdì 30 giugno, in un bar in zona Stazione. I due poi si sono recati nella casa d’accoglienza dove dorme il 30enne per trascorrere la notte. All’alba del sabato, mentre era ancora in una fase di dormiveglia, la donna etiope è stata portata in un ripostiglio dove sarebbe stata violentata dall’uomo che l’avrebbe poi colpita con un pugno al volto rompendole gli incisivi superiori. La donna ha provato a difendersi mordendo il tricipite dell’ivoriano, ma il suo tentativo non ha evitato la violenza. La 49enne è successivamente corsa in strada e ha chiesto aiuto ad una guardia giurata che transitava in quel momento in zona piazza della Repubblica. Il vigilante, capita la gravità della situazione, ha immediatamente chiamato il 113 che ha inviato sul posto tre volanti. Gli agenti hanno trovato sia la vittima che l’aggressore, sceso in strada per rincorrere la donna. L’etiope è stata trasportata in ospedale per gli esami di rito che hanno confermato – hanno spiegato gli investigatori in conferenza stampa – quanto accaduto. L’uomo, arrestato con l’accusa di violenza sessuale, è stato trasportato alle Sughere in attesa della convalida dell’arresto. Le operazioni, coordinate dall’ispettore Alessandro Puccia, hanno permesso di risolvere il caso in breve tempo grazie anche al grande lavoro e alla tempestività degli agenti delle volanti. FABIO GIORGI