Progetto ‘Sicurezza in Garibaldi’: aprono altri tre fondi sfitti. Dopo il successo della prima edizione, la Regione Toscana investirà ancora sull’iniziativa Pop-Up.
Il direttore provinciale della Confesercenti, Alessandro Ciapini, ha annunciato la seconda fase del progetto “Sicurezza in Garibaldi”, reso possibile grazie ad un ulteriore 
finanziamento da parte della Regione Toscana, con il quale si registrerà l’apertura di altri tre fondi sfitti. La Regione, infatti, visto il grande successo ottenuto dalla prima edizione, investirà nuovamente nell’iniziativa Pop-Up e, soprattutto, nel quartiere Garibaldi. Un nuovo bando sarà infatti pubblicato sul sito www.sicurezzaingaribaldi.it, e provvederà all’insediamento gratuito di tre nuove attività commerciali per un periodo che andrà da prossimo novembre fino al gennaio 2018. I criteri selezionati saranno incentrati sulla qualità e sulla sostenibilità nel tempo del progetto. Il comune di Livorno ha appoggiato fin da subito il progetto. Due rappresentanti della giunta comunale – l’Assessore al Commercio Paola Baldari e il vice sindaco Stella Sorgente – hanno sottolineato come la sinergia tra i vari enti (Confesercenti, Regione Toscana, CCN e Comune) sia stata fondamentale per la fattibilità del progetto. In particolare la vicesindaco Sorgente ha informato che, insieme all’assessore Belais, si attiverà presto per inserire il programma relativo alle politiche giovanili “GiovaniSì” all’interno del progetto. Il bando resterà aperto fino al 13 ottobre e coinvolgerà le attività commerciali, imprenditoriali ed artigianali. Non mancheranno agevolazioni relative al riallaccio ed al consumo delle utenze da parte dei prossimi proprietari. Dei dieci fondi assegnati a giugno, cinque sono rimasti ancora nel quartiere. Sabato 30 settembre, sarà data occasione di rilanciare i progetti già insediati con una giornata dedicata ad iniziative ed attività laboratoriali. Si proverà a far tornare colorata la zona di piazza Garilbaldi con le luci dei nuovi fondi, in un quartiere che si vuole non solo risanare,ma soprattutto rivivere. FABIO GIORGI