Wednesday, 01 May, 2024

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Aveva un chilo di esplosivo in auto: arrestato un livornese


Manette

Aveva un chilo di esplosivo in auto: arrestato un livornese, sorpreso, nei presi di Porta a Mare, dalla Guardia di finanza durante un controllo antidroga. A bordo del mezzo anche dei detonatori riceventi e un telecomando.

Un’auto di piccole dimensioni, con esplosivo e con dei detonatori riceventi e un telecomando è stata trovata in pieno giorno a Livorno, nei pressi di Porta a Mare, all’altezza della rotatoria che porta sul viale Italia. Arrestato il livornese alla guida del mezzo. Gli artificieri hanno poi messo in sicurezza l’esplosivo. Tutto è iniziato quando gli uomini della Guardia di finanza, che stavano effettuando dei controlli antidroga nella zona, hanno scoperto l’auto. Tra i numerosi mezzi in circolazione controllati, i militari hanno fermato anche quell’auto di colore bianco, guidata da un cittadino livornese. Il controllo dell’abitacolo della vettura, eseguito con il supporto dell’unità cinofila antidroga, ha portato al rinvenimento, all’interno di una busta di plastica posta sul sedile passeggero, di quattro ordigni esplosivi di fattura artigianale, attivabili con innesco governabile a distanza con un telecomando. Dopo aver adottato le dovute misure per allontanare la fonte di pericolo, l’intervento di personale artificiere della Polizia di frontiera Aerea di Pisa ha consentito di rilevare l’effettiva presenza di 4 cariche esplosive del peso complessivo di oltre 1.100 grammi, collegate, tramite miccia pirotecnica, ad accenditori di sicurezza, a propria volta connessi a riceventi elettroniche munite di antenna, per l’attivazione a distanza dei singoli dispositivi tramite il telecomando parimenti rinvenuto. L’uomo alla guida non ha fornito alcuna spiegazione plausibile rispetto a quello che aveva in macchina. E’ stato arrestato in flagranza per il reato di porto abusivo di esplosivi e posto, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, agli arresti domiciliari. Sono ancora in corso le indagini finalizzate a chiarire i possibili scopi per i quali l’arrestato disponesse del materiale esplodente e per identificare i relativi canali di approvvigionamento: non sembrano emergere profili di evidente connessione tra il soggetto e gruppi organizzati. FABIO GIORGI



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