“Esprimiamo reale preoccupazione per le indiscrezioni stampa riguardanti il presunto arresto e/o il coinvolgimento del magnate Yousif in una indagine penale. Nessuno disconoscerà le aspettative che gran parte dei livornesi ripone negli esiti della trattativa in corso per la cessione della società sportiva Livorno Calcio ed in cui, questo imprenditore, è parte promissaria acquirente. Come in altri episodi, infatti, censuriamo l’ aperta manifestazione di accoglienza sui nostri territori ad una serie di investitori rivelatisi poi inattendibili se non, peggio, da dimenticare. Il caso accaduto alcuni anni fa e riguardante il magnate (potenziale acquirente delle acciaierie di Piombino) ne è un lampante esempio: quest’ ultimo, infatti, millantò capacità economiche e di iniziativa per la gestione produttiva delle suddette acciaierie, rivelandosi poi un soggetto estraneo alle competenze del settore. Non si potrà poi dimenticare, a Livorno, il caso della casa di produzione automobilistica De Tomaso (altro esempio di imprenditorialità deviata), il cui impianto di produzione limitò il suo sforzo industriale al solo primo prototipo.
La Regione Toscana non mancò di battezzare quell’ esperienza di riconversione del polo industriale livornese ad una sorta di Silicon Valley dell’ automotive. Vicende come queste assumono caratteri di ciclicità senza soluzioni di continuità.” Commissario provinciale di Livorno On. MANFREDI POTENTI